TERAMO – L’esportazione dei distretti industriali abruzzesi sembra mantenere nel secondo trimestre del 2012 dove i segnali negativi mostrati nel 2011, facendo registrare un incoraggiante +2,3%. A guidare questa ripresa sono il settore dei mobili (+23,4%), la pasta di Fara San Martino (+1,4%). Rimane stabile l’export del Montepulciano e dell’abbigliamento della zona nord della regione, mentre va in controtendenza rispetto all’andamento del Sistema moda, quello della zona sud (-4,9%). E’ quanto risulta dal Monitor dei distretti d’Abruzzo curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa San Paolo per Banca dell’Adriatico. L’andamento dei flussi commerciali dei distretti dell’Abruzzo risulta migliore sia rispetto alla media dei poli distrettuali dell’area meridionale (+1,1%) sia rispetto al complesso dei distretti italiani (1,2%). L’analisi della direzione delle esportazioni rileva però le difficoltà incontrate dai distretti abruzzesi soprattutto su alcuni tradizionali mercati di sbocco europei (Germania, Regno Unito, Spagna) ma anche su alcuni mercati emergenti (Hong Kong, Ucraina). Bene invece le esportazioni negli Stati Uniti, primo sbocco commerciale (+10,2%), in Belgio (+2,1%), in Svizzera (22,5%) e in Francia (9,2%). Buoni anche i risultati sul mercato cinese (+14,8%). Osservando i dati sugli ammortizzatori sociali è confermato il quadro di luci e ombre dei distretti abruzzesi monitorati. Sono diminuite, infatti, le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, mentre quelle di Straordinaria, richieste principalmente in situazioni di crisi aziendali, sono aumentate considerevolmente soprattutto per il settore dei mobili.
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